Bologna, quel bimbo che afferrò la luna e insegna agli altri come si fa, di Caterina Giusberti - Repubblica.it | Picarona | Libri per Bambini

Il cortometraggio e il libro di Rino Alaimo, sul suo sogno di fare cinema, hanno fatto il giro del mondo: venerdì 18 una presentazione alla Mondadori.

Non le interessano le rose e neppure le perle, i draghi non la appassionano e i mostri marini la annoiano. Il piccolo protagonista del corto “Il bambino e la luna” del siciliano Rino Alaimo le prova tutte per conquistare la sua luna, ma lei lo respinge e gli altri lo scoraggiano, ogni volta ricade giù. Finché non sceglie di aprirsi, farle vedere il suo mondo, senza più ascoltare i consigli degli altri. Solo così la prenderà a braccetto e se la stringerà per sempre accanto, tutta la vita.

E’ una favola per bambini ma non troppo la storia che Alaimo, classe 1982, ha presentato per la prima volta come cortometraggio nel 2012. Dopo essersi aggiudicato il premio Giotto al Giffoni Festival nel 2012 e il “Best animated short film” al concorso messicano “Cine para niños” nel 2014 ha deciso di farne un libro, uscito nel 2015 negli Stati Uniti e oggi è tradotto in sei lingue e distribuito in oltre dieci nazioni. In Italia è stato pubblicato con il titolo “Il bambino che amava la luna” da Picarona, casa editrice spagnola che ha da poco aperto una sezione nel nostro Paese, e sarà presentato venerdì 18 alle 18, alla libreria Mondadori di via d’Azeglio.

“Questa storia è autobiografica – spiega Rino – e racconta il mio sogno di fare cinema, che sembrava impossibile, volere la luna appunto. Arrivare qui è stato molto difficile, mi dicevano tutti “è un mercato in crisi”, “meglio lasciar stare”, “lascia perdere”. E infatti nella prima versione del corto il bambino non ci riesce, ad arrivare fino alla luna. Poi alla fine ci ho ripensato e ho cambiato il finale”.

E il lieto fine è arrivato anche per lui. “Adesso a Taiwan studiano il mio libro nelle scuole e lo usano come esercizio all’Università: dividono gli studenti in gruppi e gli chiedono di individuare tutte le metafore che ci sono. Ai più piccoli invece piacciono le immagini, i colori, i draghi, il mare”. Oltre alla proiezione del corto, venerdì, l’autore porterà le marionette, per spiegare ai suoi piccoli lettori, con un gioco, i meccanismi dell’animazione.

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